Sempre più mobile-commerce e marketing virtuale nel futuro dell’ortofrutta
“La mia generazione non vuole far la fila alla cassa”. Parole di Ben Tower, “il teenager più dinamico del pianeta”, così come l’ha definito il Times, intervenuto a uno degli incontri del Fresh Produce Forum di Fruit Logistica a Berlino, la grande fiera internazionale dedicata al mondo dell’ortofrutta. Un’affermazione sintetica, ma chiarissima sull’enorme potenzialità di crescita del mobile-commerce anche per prodotti freschi come l’ortofrutta.
“La sfida – ha detto - è oggi quella di fornire il servizio più celere”. E il modello vincente di retail? Quello di Amazon Go, il supermercato del futuro, capace di consegnare in poche ore generi alimentari.
Il mobile-commerce sarà però sempre più aiutato dalla realtà virtuale che in futuro diverrà molto più accessibile. Basterà inforcare un paio di occhiali per vivere l’esperienza del negozio e scegliere i prodotti sugli scaffali restando a casa propria. Ma non solo: sempre i progressi della realtà digitale saranno al servizio del marketing dell’ortofrutta per creare comunicazioni multisensoriali, vere e proprie brand experience in grado di aumentare il valore emozionale di un marchio.
Lo sta già facendo Dole con l’app “Visit my farm”, un visore in 3D che ha consentito ai visitatori di Fruit Logistica di vivere l’esperienza di un tour virtuale in una piantagione di banane, per osservare la coltivazione dall’alto o guardare i lavoratori della farm in campo.
E in futuro si potrà andare anche oltre questa esperienza di marketing virtuale sempre grazie alla tecnologia digitale, come ha spiegato Thomas Heirinrich Musiolik, ricercatore dell’Università der Künste di Berlino al Future Lab, l’area dedicata alle innovazioni di Fruit Logistica. Oggi si possono vedere colori e forme di frutta e verdura inviando immagini via pc, tablet o smartphone, in futuro se ne potranno sentire anche sapori, profumi e consistenza.
E’ già in via di sperimentazione, come ha raccontato Musiolik, un “lecca lecca elettronico” in grado di trasmettere i sapori, ad esempio di una mela. Il sistema è già oggi in grado di far percepire 250 sapori di alimenti. In fase di test è anche una nuova tecnologia capace di inviare i profumi degli alimenti: al momento il dispositivo è in grado di riconoscerne circa 280. Sempre in fase sperimentale è anche un sistema capace di trasmettere la consistenza di un cibo, ad esempio di una banana.