Zafferano a basso costo, l’Enea brevetta il metodo
Un brevetto sul metodo per produrre in grandi quantità, a basso costo e con alti livelli di purezza le molecole di colore giallo-rosso dei fiori di zafferano che fiorisce una sola volta l’anno e i cui stimmi rossi, raccolti a mano ed essiccati, costituiscono la spezia. Lo ha ottenuto l’Enea per produrre, grazie alle biotecnologie, crocine in grandi quantità, ossia le molecole giallo rosse utilizzate come coloranti in pittura e ingredienti alimentari che non possono essere ottenute tramite sintesi chimica”. A causa della ridotta produzione e dell’alto costo della manodopera, questo “oro rosso” rappresenta infatti una delle spezie più costose al mondo, con prezzi che possono raggiungere 30mila euro al chilo. Per produrre una bustina di zafferano sono necessari più di 20 fiori dai quali si ricavano 60 pistilli. La coltivazione dello zafferano è limitata a terreni ad altitudini superiori ai 300 metri e ogni pianta produce al massimo 3 fiori, ognuno dei quali porta al massimo 3 stigmi; inoltre tutte le operazioni di raccolta devono essere svolte manualmente.
Il metodo che consente di ottenere pigmenti a costi fino a 100 volte inferiori rispetto a quelli di origine naturale e con livelli di purezza tali da consentirne l’utilizzo anche in biomedicina, è stato pubblicato sulla rivista del settore Plant Physiology, ed è valso a Olivia Costantina Demurtas il premio “Hausmann&Co e Patek Philippe – dedicato a chi ha talento”, istituito dai marchi di orologi per premiare le giovani eccellenze italiane.
Il sistema brevettato da Enea ha permesso anche di individuare metodi innovativi per produrre le crocine in batteri, lieviti o piante diverse dallo zafferano. Enea e l’Università di Castilla-La Mancha hanno identificato una serie di geni coinvolti nella produzione delle crocine.