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Riserva di adeguamento alla Brexit: più 63% per l'Italia
23/06/2021

Riserva di adeguamento alla Brexit: più 63% per l'Italia

Il Consiglio ed il Parlamento europei hanno approvato, con un accordo preliminare, la proposta della Commissione per una Riserva di adeguamento alla Brexit finalizzata al sostegno di cittadini ed imprese degli Stati membri con riferimento alle criticità derivanti dall'applicazione della Brexit, prevedendo un aumento del budget destinato all'Italia dagli originari 82 milioni circa ad oltre 134 milioni di euro a prezzi 2018.

Confagricoltura fin dalla pubblicazione della proposta a fine dicembre scorso aveva espresso alle istituzioni italiane ed europee forti perplessità sul trattamento dedicato all’Italia per la quale era previsto un importo esiguo in particolare se rapportato ad altri Stati membri. Confagricoltura, quindi, aveva evidenziato di non condividere le modalità di calcolo per il quale veniva preso come riferimento di base il totale degli scambi commerciali di beni e servizi di ciascuno Stato membro nel triennio 2017/2019 (periodo nel quale le imprese che commercializzavano con il Regno Unito si erano rivolte sicuramente anche ad altri mercati che apparivano più stabili) oltreché altri parametri correttivi quali ad esempio il reddito pro-capite. Ed anche di non tenere conto del così detto “effetto Rotterdam” noto a tutti.

La Confederazione aveva anche ritenuto opportuno sollecitare la UE affinché prevedesse una specifica dotazione economica per il comparto agricolo ed agroalimentare, che molto contribuisce al valore del commercio della UE con il Regno Unito, così come è stato previsto per il settore della pesca. Aveva posto, poi, l’accento sulla potenziale ulteriore disparità di trattamento tra SM rappresentata dalla possibilità che la Riserva coprisse le spese sostenute per i Paesi che hanno effettuato investimenti destinati a limitare le criticità causate dalla Brexit a partire da luglio 2020.

Nell'accordo siglato da Consiglio e Parlamento, in seguito anche ad una ridistribuzione dei fondi, l'Italia ha avuto una crescita della dotazione del 63% (+ 52 milioni di euro), il secondo aumento in assoluto dopo quello francese (+ 65%). Il documento dovrebbe essere in discussione oggi presso il WP/"Pacchetto lavoro" Fondi strutturali con l'obiettivo di portarlo al Coreper/Consiglio europeo il prossimo 28 giugno senza modifiche e poi essere approvato definitivamente.