

Arance ricche di antocianine e licopene ancora più salutari. Lo studio del CREA
Agrumi ad alto valore aggiunto perché arricchiti con antocianine e licopene, composti antiossidanti fondamentali per la salute umana, in grado di proteggere da numerose patologie, dalle cardiovascolari alle tumorali, dall’obesità al Parkinson. Questo il risultato raggiunto dal centro di Olivicoltura, frutticoltura e agrumicoltura (Ofa) del CREA con la tecnica del genome editing. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista internazionale Frontiers in Plant Science (“Un doppio costrutto Crispr / Cas9 diretto da sgRna per l'editing del gene Beta-ciclasi 2 specifico del frutto negli agrumi pigmentati”).
La tecnica del genome editing ha consentito, infatti, di migliorare per la prima volta la qualità degli agrumi, realizzare veri e propri concentrati di salute, ossia frutti a elevato valore aggiunto capaci di aiutare a migliorare in modo importante lo stato di salute.
Gli antociani, ad esempio, proteggono dalle malattie cardiovascolari, prevengono il cancro e inibiscono la sua crescita, contrastano l'obesità e il diabete di tipo 2 associati all'insulino-resistenza. Il licopene e altri carotenoidi riducono gli effetti negativi del cancro e delle malattie cardiovascolari, dei processi infiammatori e del morbo di Parkinson.
Partendo da 5 diverse arance dolci pigmentate con antociani, appartenenti ai gruppi varietali Tarocco e Sanguigno, e il citrange "Carrizo", un portainnesto di agrumi utilizzato come modello per la trasformazione degli agrumi, sono state prodotte varietà di arancio pigmentato ricche di antocianine che saranno in grado, nel prossimo futuro, di produrre frutti che conterranno anche licopene. Attraverso l’editing, infatti, è stato disattivato il gene della beta ciclasi, responsabile della trasformazione del licopene in beta carotene (il metabolita che conferisce il classico colore arancione a frutta e verdura), consentendo, quindi, alle arance, già rosse per la presenza di antocianine, di accumulare nel prossimo futuro anche licopene. L'86% delle piantine prodotte è stato modificato con successo.
“Per la prima volta la ricerca ha utilizzato il genome editing per produrre varietà di agrumi con antociani e licopene nella loro polpa,– spiega Concetta Licciardello, primo ricercatore Dell’Ofa e coordinatrice del lavoro –. Questi tratti, infatti, sono difficili da combinare attraverso approcci di miglioramento genetico tradizionali. Gli agrumi più diffusi e consumati presentano o l’uno o l’altro composto”.